Ci sono viaggi della vita, in cui l’unica cosa da mettere in valigia è il cuore.
Il 30 novembre 2019, la mia Ilaria, la vostra Iaia, ha sicuramente sorriso dal cielo per tutto l’amore che splendeva nel Teatro Comunale di Teramo, in occasione del XXIV Premio Nazionale Paolo Borsellino.
Mentre ero in viaggio per raggiungere la città, pensavo che stavo per vedere tanti eroi, che avrebbero raccontato la grandezza delle loro gesta. Invece ho incontrato tanti uomini e tante donne meravigliosamente normali, persone che hanno scelto di non cambiare se stessi, ma di provare ogni giorno con ogni piccolo gesto quotidiano a portare avanti i loro principi senza avere la pretesa che gli altri facciano lo stesso.
Vivendo serenamente la solitudine di chi sa che ha ricevuto il dono del coraggio nelle piccole cose.
Ma proprio la loro semplicità li rende grandi ai nostri occhi, la loro quotidianità lì rende speciali e un esempio di vita, a cui ispirarsi, con la consapevolezza che ognuno di noi può provare a cambiare il proprio piccolo mondo.
Questa mattina si respirava tutto questo intorno a noi!
Il mio grazie va a tutta l’organizzazione, che ha sapientemente orchestrato un evento così importante, riuscendo a ispirare 800 giovani studenti che in religioso rispetto e silenzio hanno ascoltato le tante testimonianze.
Il mio abbraccio più sincero va alla mia famiglia, ai miei amici e a voi tutti ma soprattutto a Leo Nodari e Francesca Martinelli, che hanno donato a Ilaria un premio che ha meritato per essere rimasta sempre fedele a sé stessa e al suo amore per la vita fino all’ultimo respiro.
Dedichiamo questo riconoscimento a tutti i bambini che, con la loro forza e la loro cura per il mondo, sono spesso un esempio per gli adulti.
La mamma di Iaia